Sopravvivenza globale con Osimertinib nel carcinoma del polmone non-a-piccole cellule EGFR-mutato avanzato non-trattato


Osimertinib ( Tagrisso ) è un inibitore irreversibile di terza generazione della tirosina chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR-TKI ) che inibisce selettivamente entrambe le mutazioni sensibilizzanti del gene EGFR e la mutazione di resistenza T790M di EGFR.

Uno studio di fase 3 ha confrontato Osimertinib di prima linea con altri inibitori tirosin-chinasici di EGFR nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avanzato positivo per mutazione di EGFR.

Lo studio ha mostrato una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) più lunga con Osimertinib rispetto al comparatore inibitore tirosin-chinasico di EGFR ( hazard ratio per progressione della malattia o morte, 0.46 ).

Non sono stati riportati dati provenienti dall'analisi finale della sopravvivenza globale ( OS ).

Sono stati assegnati in modo casuale 556 pazienti con tumore NSCLC avanzato precedentemente non-trattato con una mutazione nel gene EGFR ( delezione dell'esone 19 o allele L858R ) a ricevere Osimertinib ( 80 mg una volta al giorno ) o uno degli altri due inibitori tirosin-chinasici di EGFR ( Gefitinib [ Iressa ] alla dose di 250 mg una volta al giorno o Erlotinib [ Tarceva ] alla dose di 150 mg una volta al giorno, con i pazienti che assumevano questi farmaci combinati in un singolo gruppo di confronto ).
La sopravvivenza globale era un endpoint secondario.

La sopravvivenza globale mediana è stata di 38.6 mesi nel gruppo Osimertinib e di 31.8 mesi nel gruppo di confronto ( hazard ratio per morte, HR 0.80; P=0.046 ).

A 3 anni, 79 pazienti su 279 ( 28% ) nel gruppo Osimertinib e 26 su 277 ( 9% ) nel gruppo di confronto stavano continuando a ricevere un regime di sperimentazione; l'esposizione mediana è stata rispettivamente di 20.7 mesi e 11.5 mesi.

Eventi avversi di grado 3 o superiore sono stati riportati nel 42% dei pazienti nel gruppo Osimertinib e nel 47% di quelli nel gruppo di confronto.

Tra i pazienti con tumore NSCLC avanzato precedentemente non-trattato con una mutazione nel egene EGFR, quelli che avevano ricevuto Osimertinib hanno presentato una sopravvivenza globale più lunga rispetto a quelli che avevano ricevuto un comparatore EGFR-TKI.
Il profilo di sicurezza di Osimertinib è risultato simile a quello del comparatore EGFR-TKI, nonostante una durata più lunga di esposizione nel gruppo Osimertinib. ( Xagena2020 )

Ramalingam SS et al, N Engl J Med 2020; 382: 41-50

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